In una trattativa di vendita, o in un contenuto di copywriting, ci sono alcune parole da evitare perché sono inadeguate e possono avere effetti negativi significativi sulle conversioni.
Questi termini possono generare dubbi, ridurre la fiducia e creare resistenza nei clienti, ostacolando il loro processo decisionale.
Ogni parola scelta in una comunicazione di vendita porta con sé implicazioni psicologiche: termini errati possono far percepire insicurezza, mancanza di professionalità o persino una scarsa comprensione delle esigenze del cliente.
Attraverso questo articolo, scoprirai quali parole evitare e come sostituirle con alternative più efficaci che ti aiuteranno a superare le obiezioni del cliente e ad aumentare le vendite.
13 parole da evitare: la lista completa
In una trattativa di vendita il linguaggio è una delle armi più potenti.
Tuttavia, ci sono parole da evitare che possono minare la fiducia del cliente e ostacolare il processo di chiusura della vendita.
Ecco un elenco delle parole più comuni da evitare e delle loro alternative.
1. Parole che creano dubbi sulla fiducia
1.1 “Onestamente” o “Per essere sincero”
- Problema: implica che la conversazione precedente non fosse sincera.
- Alternativa: comunicare sincerità attraverso azioni e coerenza senza dichiarazioni esplicite.
Esempio da evitare: “Onestamente, questo è il miglior prodotto sul mercato.”
Alternativa: “Questa è l’unica soluzione valida sul mercato.”
1.2 “Fidati di me”
- Problema: diminuisce la credibilità del venditore.
- Alternativa: dimostrare affidabilità attraverso risultati e testimonianze.
Esempio da evitare: “Fidati di me, questa offerta è imperdibile.”
Alternativa: “Questa offerta ti darà vantaggi significativi che non troverai da nessun’altra parte.”
L’utilizzo di parole che ispirano fiducia è essenziale per costruire relazioni durature con i clienti.
Anche piccoli accorgimenti linguistici possono fare una grande differenza nella percezione del valore da parte del cliente.
2. Parole che trasmettono incertezza o inferiorità
2.1 “Mi dispiace disturbarla”
- Problema: riduce il valore percepito del venditore.
- Alternativa: mostrare sicurezza nel valore della tua offerta.
Esempio da evitare: “Mi dispiace disturbarla, volevo solo parlarle di…”
Alternativa: “Vorrei condividere con lei un’opportunità che potrebbe interessarla.”
Quando si parla di valore, è importante posizionarsi come pari al cliente, dimostrando sicurezza e professionalità.
2.2 “Sto solo facendo un follow-up”
- Problema: può sembrare impersonale e indicare che stai seguendo una routine piuttosto che interessarti realmente al cliente.
- Alternativa: essere specifici e mostrare interesse genuino.
Parole da evitare: “Sto solo facendo un follow-up sulla nostra ultima conversazione.”
Alternativa: “Ha avuto modo di riflettere sulla nostra ultima discussione? Posso fornirle ulteriori dettagli?”
2.3 “Non ci sentiamo da un po’”
- Problema: sottolineare la mancanza di comunicazione può far sentire il cliente in colpa o a disagio.
- Alternativa: riprendere il contatto offrendo valore aggiunto.
Esempio da evitare: “Non ci sentiamo da un po’, tutto bene?”
Alternativa: “Ho trovato alcune informazioni che potrebbero interessarle e volevo condividerle con lei.”
Oltre ad evitare frasi che generano disagio, è utile dimostrare attenzione alle esigenze del cliente, offrendo sempre spunti utili o soluzioni mirate.
3. Parole che creano resistenza finanziaria
3.1 “Comprare”
- Problema: Evoca il costo e innesca paura di spese.
- Alternativa: Usare termini come “acquisire” o “ottenere”.
Esempio da evitare: “Vuole comprare questo prodotto?”
Alternativa: “Le piacerebbe portare a casa questo prodotto oggi?”
3.2 “Contratto”
- Problema: La parola “contratto” può suonare formale e intimidatoria.
- Alternativa: Usare termini come “accordo” o “moduli”.
Esempio da evitare: “È pronto a firmare il contratto?”
Alternativa: “Possiamo procedere con la documentazione per formalizzare il nostro accordo?”
Concentrarsi sul valore anziché sui costi aiuta a rimuovere barriere psicologiche e a creare un contesto di fiducia.
4. Parole che raffreddano la conversazione
4.1 “Individuale”
- Problema: Termine freddo e impersonale.
- Alternativa: Usare riferimenti più personali e calorosi.
Esempio da evitare: “Per un cliente individuale come lei…”
Alternativa: “Per una persona attenta come lei…”
4.2 “Siamo migliori di [competitor]”
- Problema: Parlare negativamente dei concorrenti può sembrare poco professionale e mettere il cliente a disagio.
- Alternativa: Concentrarsi sui propri punti di forza senza confronti diretti.
Esempio da evitare: “Siamo migliori di [competitor] perché…”
Alternativa: “Ecco come possiamo soddisfare al meglio le sue esigenze…”
Linee guida generali per il linguaggio
5.1 Evita termini che generano resistenza
Parole come “comprare”, “contratto” o “follow-up” evocano tensione o paura.
5.2 Adotta un linguaggio positivo
Usa termini che ispirano fiducia e movimento.
Ad esempio, dire “Vorresti portare a casa questo prodotto?” trasmette entusiasmo e controllo, rendendo l’acquisto un passo naturale verso il miglioramento o la soddisfazione del cliente.
Allo stesso modo, frasi come “Andiamo avanti con questo passo?” creano un senso di progressione e collaborazione.
Adottare un linguaggio che mette al centro il cliente con positività e dinamismo può fare la differenza tra una trattativa inconcludente e una vendita di successo.
5.3 Focus sul cliente
Dimostrare comprensione e valore senza creare sensi di colpa o pressione.
Una comunicazione chiara, diretta e positiva può trasformare anche le trattative più difficili in opportunità di successo.
- Evita: “Vuoi comprare quest’auto?”
- Usa: “Ti piacerebbe portare quest’auto a casa oggi?”
Firma di un accordo
- Evita: “È pronto a firmare il contratto?”
- Usa: “Passiamo ai moduli così ci concentriamo sul resto?”
Considerazioni finali sulle parole da evitare
Ignorare l’importanza del linguaggio nelle vendite può costare caro: perdita di opportunità, calo della fiducia e clienti scoraggiati.
Al contrario, adottare un linguaggio persuasivo e ben calibrato può fare la differenza, trasformando un potenziale “no” in un entusiasta “sì”.
Ecco perché oggi lavorare con un copywriter professionista è una necessità per qualsiasi azienda che voglia distinguersi nel mercato.
Un copywriter esperto comprende le dinamiche psicologiche del linguaggio e sa come utilizzare parole strategiche per guidare i clienti verso una decisione di acquisto consapevole e positiva.
In questo modo potrai migliorare il tasso di conversione, rafforzare la reputazione del brand e realizzare script di vendita unici da utilizzare in trattativa.
Un linguaggio persuasivo può essere particolarmente utile per affrontare le obiezioni comuni dei clienti, aumentare la loro fiducia e migliorare l’esperienza complessiva di vendita.
Il copywriter non si limita a scrivere, ma analizza, ottimizza e adatta il messaggio per garantire che ogni parola lavori per raggiungere l’obiettivo finale: aumentare le vendite e fidelizzare i clienti.
Inoltre, l’utilizzo di un linguaggio persuasivo e ben progettato può aprire nuove opportunità di mercato e rafforzare il posizionamento della tua azienda.
Domande frequenti sulle parole da evitare nel copywriting
Quali sono le parole tossiche da evitare nel copywriting?
Parole come “comprare”, “firmare un contratto” e “seguire” possono risultare tossiche perché evocano resistenza e paura nei clienti.
Perché è importante evitare parole depotenzianti?
Le parole depotenzianti riducono la fiducia del cliente verso il venditore e creano una percezione di inferiorità, compromettendo il rapporto.
Quali sono le parole negative da non usare nelle vendite?
Evita termini come “mi dispiace disturbarla”, “sto solo seguendo”, e “non ho ricevuto risposta”, che possono comunicare insicurezza o pressione.
Il cervello non riconosce la negazione: perché è rilevante?
Frasi con negazioni come “Non preoccuparti” possono essere interpretate al contrario dal subconscio, creando reazioni indesiderate. Usa invece affermazioni positive.
Come sostituire le parole tossiche nelle vendite?
Adotta un linguaggio che enfatizzi soluzioni e benefici: “Possedere” anziché “comprare”, o “moduli” anziché “contratto”.
Qual è l’impatto delle parole tossiche sui risultati di vendita?
L’uso di parole sbagliate può ridurre la fiducia del cliente, aumentare la resistenza e diminuire le probabilità di chiusura di una vendita.