Le e-mail per il carrello abbandonato sono comunicazioni inviate ai clienti che hanno aggiunto degli articoli sul carrello ma hanno deciso di lasciare il sito prima di concludere il processo di checkout.
Insomma, si tratta di clienti (potenziali!) che rischiano di non diventare mai effettivi se non li recuperi, ricordando loro che hanno lasciato dei prodotti nel carrello e, magari, incentivandoli a chiudere l’operazione quanto prima con un piccolo vantaggio.
Ora, se stai pensando che il problema non ti riguardi, probabilmente val la pena ricordare che secondo alcune recenti ricerche i carrelli della spesa online vengono abbandonati in quasi 7 casi su 10.
Insomma, detta in altri termini: se non ti preoccupi dei tuoi carrelli abbandonati, forse stai perdendo importanti opportunità di fatturato e di profitto.
Ad ogni modo, non tutto è perduto.
Secondo uno studio di Moosend, per esempio, le e-mail di abbandono del carrello hanno un tasso di apertura del 45% e, delle e-mail di carrello abbandonato, il 21% riceve un clic.
Perché i carrelli della spesa vengono abbandonati
Adesso che abbiamo qualche dato online in più sulle caratteristiche delle e-mail del carrello della spesa, possiamo cercare di strutturare dei messaggi efficaci in questo senso.
Per comprendere come lavorarci, però, dobbiamo prima capire per quale motivo i carrelli della spesa vengano così frequentemente abbandonati.
Ebbene, tra i problemi di abbandono il primo è certamente il prezzo, o qualcosa correlato al prezzo (ad esempio, i costi di spedizione o le commissioni poco chiare).
Ma non è finita qui. Altri motivi per cui i potenziali clienti abbandonano i carrelli della spesa sono
- Un processo di checkout lungo e complesso
- Un potenziale cliente che è costretto a registrarsi o creare un account
- Problemi di sicurezza
- Mancanza di opzioni di pagamento desiderate
- Problemi tecnici.
Considerata tale varietà di determinanti, prima di creare la strategia e le e-mail per i carrelli abbandonati, quello che ti consiglio è di assicurarti che l’esperienza di checkout del cliente sia priva di attriti.
Le caratteristiche delle e-mail carrello abbandonato
Una volta terminato l’analisi dell’esperienza cliente, giunge il momento di capire quali siano le caratteristiche delle e-mail che puoi inviare al cliente che ha lasciato la merce nel carrello, poco prima del checkout.
Proviamo a condividere insieme qualche utile spunto.
Non fare sentire i tuoi clienti come se fossero perseguitati
Molto spesso le e-mail sui carrelli abbandonati hanno un tono vagamente inquietante, che rischia di far sentire i clienti pedinati o perseguitati.
Insomma, l’oggetto Hai dimenticato qualcosa? o versioni similari è raramente la soluzione migliore.
Una versione alternativa che converte meglio è concentrarsi sui vantaggi a cui il cliente sta rinunciando per non aver acquistato il prodotto.
Lo sconto è gradito, ma non è sempre lo strumento migliore
È abitudine dei brand quella di cercare di recuperare i clienti che hanno abbandonato il carrello proponendo degli sconti.
In realtà, anche se è spesso un elemento gradito, non sempre è necessario applicare sconti per agevolare le conversioni. Prova invece a ricordare agli acquirenti che cosa hanno lasciato nel carrello e cerca di creare delle “protezioni” alla percezione del rischio da parte del cliente, come la spedizione gratuita, il reso rapido e ulteriori garanzie.
Rimuovere le obiezioni sulle opzioni di pagamento
Come abbiamo visto, una delle motivazioni che spingono all’abbandono del carrello è la mancanza di opzioni di pagamento di gradimento.
Un modo per superare questa obiezione è riassumere nell’email tutte le opzioni di pagamento, e aggiungere eventuali strumenti di finanziamento e di rateizzazione.
Naturalmente, le armi a nostra disposizione non sono certamente finite qui.
Per saperne di più e disporre di una mano d’aiuto per strutturare adeguatamente la tua campagna di e-mail sui carrelli abbandonati, contattami qui!