Anche se – fidati! – è incredibilmente utile e funzionale, troppo spesso la pagina Chi siamo (o, nel mio caso, Chi sono) finisce con essere trascurata e sottovalutata.
Ebbene, è un grave errore.
Uno studio di KoMarketing, per esempio, qualche tempo fa aveva rivelato che il 52% dei visitatori di un sito web vuole vedere le informazioni sul professionista o sull’azienda una volta giunto sulla home page, e altre analisi sono arrivate a conclusioni similari.
Ma allora per quale motivo tante aziende stanno perdendo l’opportunità di curare attentamente e con piena utilità la pagina Informazioni?
Probabilmente, perché sottovalutano la sua utilità.
Oppure, perché si sono fidate di chi ha loro consigliato di scrivere qualche breve riassunto della loro mission e della loro vision, senza però focalizzarsi sul trasmettere ciò che conta veramente.
Proviamo a correre ai ripari con questi 5 fondamentali consigli!
Focalizzati sul lettore
La prima cosa che mi sento di consigliarti è legata alla necessità di non dimenticare mai che la finalità di questa pagina è pur sempre quella di rivolgerti a un lettore specifico.
Pertanto, non correre l’errore di rendere la pagina Chi siamo come uno strumento autocelebrativo, ma sfruttala per condividere le informazioni in modo pertinente.
Insomma, alla fine della lettura della pagina il lettore non dovrebbe mai chiedersi per quale motivo dovrebbero interessargli tutte queste informazioni: focalizzati pertanto sul modo in cui la tua azienda, la sua storia e le sue caratteristiche potrebbero aiutarlo a risolvere i problemi dei potenziali clienti o a soddisfare i loro desideri.
Aiutati con un framework
Anche sulla pagina Chi siamo puoi applicare un framework di copywriting che possa permetterti di organizzare meglio i contenuti.
Uno dei più tradizionali è ad esempio il PAS (Problema -> Agitation -> Solution), che potrai utilizzare per creare una gerarchia di contenuti per la tua pagina Chi siamo.
Non banalizzare la sezione bio
Una delle cose più comuni che le aziende realizzano nel momento in cui scrivono la pagina Chi siamo è quella di banalizzare la biografia.
Per evitare che il contenuto non sia funzionale ai tuoi obiettivi, attieniti sempre alle informazioni sull’attività che aiutano a creare fiducia nel tuo lettore, e domandati che cosa deve sapere di te il tuo lettore per fidarsi delle tue proposte per risolvere il problema.
Quindi, comincia con l’esaminare qualità, desideri e ansie del lettore e, solo dopo, scrivi le informazioni biografiche che risultano utili in questa direzione.
Scrivi in modo naturale
A volte nella pagina Chi siamo si finisce con l’elencare mission e valori in maniera troppo schematica. Altre volte, lo si fa in maniera eccessivamente diretta.
Sebbene non ci sia niente di necessariamente sbagliato (anzi, a volte è opportuno fare proprio così), ti consiglio di valutare la possibilità di scrivere le informazioni sulla tua pagina Chi siamo in modo più naturale, attingendo allo storytelling e assicurandoti sempre di soddisfare le esigenze e i desideri del tuo lettore nella redazione del contenuto.
Assicurati che ci sia una CTA
Uno dei più grandi errori delle pagine Chi siamo è quello di lasciare il lettore in sospeso. Ovvero, chi legge il contenuto della pagina poi non capisce che cosa deve fare dopo.
Pensaci un po’.
A cosa serve la costruzione della fiducia se poi il lettore, alla fine, si chiede: e adesso?
Proprio per questo motivo non posso che ricordare come la pagina delle informazioni abbia sempre bisogno di una chiusura efficace, che includa un chiaro invito all’azione.
Ecco dunque che, da questo punto di vista, la CTA è il passo successivo verso la soluzione del problema.
Ricorda però che la pagina Chi siamo non è una pagina di vendita, bensì uno scambio di valori informativi. Potresti dunque usare la CTA per chiedere un indirizzo e-mail o, se vuoi, offrire una prova gratuita!