Uno degli strumenti più potenti per vendere online è struttare l’umorismo nel copywriting e connettersi emotivamente con il pubblico.
Secondo uno studio Nielsen, gli annunci pubblicitari umoristici sono il 47% più memorabili rispetto a quelli con un tono istituzionale.
E come si fa a usare l’umorismo nel copywriting senza risultare poco professionali o fuori contesto?
Ti è mai capitato di scrivere un testo e pensare: “Questo video è troppo studio”?
Tranquillo, capita a tutti.
È una sfida che ogni copywriter affronta.
Io stesso ho visto la differenza tra un copy freddo e uno che usa il giusto tocco di umorismo: interazione alle stelle e clienti che non vedono l’ora di rispondere.
Con questo articolo, ti svelerò 7 consigli pratici che ho imparato lavorando con aziende e brand di ogni tipo per aggiungere l’umorismo nel copywriting.
1. Conosci il tuo pubblico: l’umorismo non è universale
L’umorismo è soggettivo. Quello che fa ridere un adolescente su TikTok potrebbe lasciare perplesso un dirigente d’azienda.
Prima di tutto, studia il tuo target: quali sono le loro esperienze, riferimenti culturali e preferenze?
Esempio pratico: se stai scrivendo per un pubblico B2B, usa giochi di parole intelligenti o ironia sottile.
Per un pubblico giovane e informale, meme e riferimenti pop possono funzionare meglio.
👉 Scopri di più su come definire il tuo target leggendo questo articolo sul Copywriting emozionale.
2. Usa l’umorismo per rompere il ghiaccio
Un gancio divertente può catturare immediatamente l’attenzione.
Secondo uno studio di HubSpot, il 90% dei consumatori apprezza i brand che mostrano un tocco di umorismo nelle loro comunicazioni.
Esempio: In una mail promozionale, potresti iniziare con: “Stai ancora cercando di scrivere quella bio perfetta? Tranquillo, Hemingway aveva lo stesso problema…”.
Attenzione: mantieni l’umorismo pertinente al tema. Non si tratta di fare cabaret, ma di facilitare la lettura e creare una connessione.
3. Mantieni il tono coerente con il Brand
Se il tuo brand si è sempre presentato con un tono di voce professionale e serio, non puoi passare improvvisamente a battute esagerate.
Includere l’umorismo nel copywriting deve essere un’estensione naturale della tua comunicazione, non un cambiamento drastico.
Esempio: Mailchimp usa un tono leggero e spiritoso, ma mai fuori luogo: “Non preoccuparti, non ti invieremo spam. L’abbiamo lasciato negli anni ’90 insieme ai jeans a vita alta.”
👉 Scopri come sviluppare il tono giusto per il tuo brand con il nostro articolo “LinkedIn Personal Branding”.
4. Inserisci metafore e immagini divertenti
Le metafore possono trasformare un testo noioso in qualcosa di memorabile.
Esempio: “Scrivere un buon copy è come cucinare: servono gli ingredienti giusti, ma è il tocco dello chef a fare la differenza.”
Oppure: “Questa offerta è così buona che tua suocera sarà costretta a complimentarsi.”
Le immagini mentali catturano l’attenzione e aiutano il lettore a ricordare il tuo messaggio.
5. Gioca con i titoli e le Call-to-Action
Un titolo umoristico può fare la differenza nel convincere il lettore a continuare.
Ad esempio, invece di “Scopri il nostro servizio”, potresti scrivere: “Il tuo nuovo copywriter preferito? Spoiler: l’hai appena trovato.”
Anche le Call-to-Action possono beneficiare di un tocco di leggerezza.
Esempio: “Schiaccia questo pulsante (non troppo forte!) e scarica la guida gratuita.”
6. Non esagerare con l’umorismo
L’obiettivo del tuo copywriting è sempre vendere o educare, non far ridere a tutti i costi.
Usa l’umorismo come complemento per enfatizzare il messaggio principale, non come distrazione.
Errore comune: aggiungere troppe battute o riferimenti poco pertinenti può confondere il lettore e abbassare il tasso di conversione.
👉 Leggi “8 errori di copywriting a risposta diretta (e come evitarli)” per evitare scivoloni.
7. Testa e analizza le risposte del pubblico
Non tutto l’umorismo funziona con ogni pubblico. Testa diversi tipi di battute, metafore o toni leggeri e monitora i risultati.
Ecco 3 domande da farti:
- Quale parte del testo ha ricevuto più interazioni?
- L’umorismo ha aumentato o ridotto il tasso di conversione?
- Quale reazione hanno avuto i clienti nei commenti o nelle email di risposta?
Strumenti come Google Analytics o Hotjar ti aiutano a capire meglio l’impatto del tuo approccio.
Impara dai maestri: Dan Kennedy e l’umorismo persuasivo
Se vuoi padroneggiare davvero l’umorismo nel copywriting, non puoi perderti “Make ‘Em Laugh & Take Their Money” di Dan Kennedy, uno dei più grandi esperti di marketing e copywriting.
In questo libro, Dan Kennedy spiega come usare l’umorismo in modo strategico per persuadere e vendere, senza rendersi ridicoli o fare strani contenuti per andare “virali”.
La chiave, secondo Kennedy, è che l’umorismo deve essere funzionale, non solo divertente.
Non si tratta di far ridere per il gusto di farlo, ma di far sorridere il pubblico mentre lo guidi verso un’azione specifica.
Un aneddoto ben raccontato o una battuta intelligente possono abbassare le difese del lettore, creare fiducia e rendere il tuo messaggio più persuasivo.
Esempio pratico: Kennedy suggerisce di usare l’ironia per affrontare obiezioni o resistenze.
Se stai vendendo un prodotto costoso, potresti scrivere: “Sì, costa un po’ di più… ma pensa a quanto risparmierai in notti insonni chiedendoti se hai fatto la scelta giusta!”
👉 Scopri altri libri di marketing e copywriting nell’articolo “10 libri sul copywriting da leggere assolutamente. Il 4 è spettacolare“.
Considerazioni finali
L’umorismo nel copywriting non è solo un modo per distinguerti, ma anche un’opportunità per creare connessioni più profonde con il tuo pubblico.
Seguendo questi 7 consigli, potrai rendere i tuoi testi memorabili senza mai perdere di vista il tuo obiettivo principale: vendere.
E se non sai da dove iniziare, contattami direttamente su WhatsApp.
Posso aiutarti a trasformare il tuo copywriting con un tocco di personalità e creatività.