Hai mai sentito parlare di User Journey e di User Flow?
Anche se su molti siti li trovi purtroppo ancora usati come sinonimi, si tratta di due termini che si riferiscono a due concetti molto diversi, che ogni marketer dovrebbe ben comprendere.
Cominciamo dall’User Journey, o percorso dell’utente. Prova a pensare a questo termine come se si trattasse di una storia. L’UJ mappa infatti l’intera esperienza di un utente per il tuo prodotto o servizio, dal momento in cui ne sente parlare per la prima volta fino a quando diventa un fedele seguace, mettendo in luce i passi che compie lungo il percorso.
D’altra parte, un l’User Flow, o flusso dell’utente, è come un manuale di istruzioni dettagliato. Illustra infatti ogni singolo clic e azione che un utente intraprenderebbe per ottenere qualcosa di specifico, come la registrazione ad un sito o l’acquisto di un tuo prodotto.
Insomma, mentre l’User Journey è un quadro generale dell’esperienza dell’utente, l’User Flow è la guida passo dopo passo alle sue azioni.
Perché è utile l’User Journey: a cosa serve e come lo puoi utilizzare
Ora che abbiamo capito che l’User Journey è come una mappa, mentre l’User Flow è come un manuale di istruzioni, bisogna capire solo… come utilizzarli!
In verità, se ci pensi bene è abbastanza semplice: basta pensare all’User Journey come alla dell’esperienza di un utente con il tuo prodotto, dal primo saluto all’acquisto o all’eventuale addio. Difficilmente si tratta di un percorso lineare: piuttosto, sarà una narrazione piena di alti e bassi, con punti di contatto, fasi più o meno rapide, emozioni altalenanti.
Dunque, se vuoi migliorare la possibilità di avere successo con le tue proposte di valore, ogni volta che cerchi di catturare un utente sforzati di avere una visione di insieme: evita di limitarti al solo momento della conversione, ma analizza che cosa ha portato il tuo utente proprio in quel momento, che cosa potrebbe averlo quasi allontanato dall’idea di compiere un acquisto, come si è sentito durante questo percorso, e così via.
Per schematizzare il tutto, ricorda che il percorso dell’utente di norma comprende sempre:
- i punti di contatto: sono le interazioni con il tuo marchio
- le fasi dell’esperienza dell’utente
- l’arco emotivo che attraversa durante il percorso.
Comprendere le complessità del percorso dell’utente è fondamentale: solo comprendendo questo percorso, infatti, puoi personalizzare le esperienze, prevedere i punti deboli e creare momenti piacevoli per i tuoi utenti.
Perché hai bisogno di analizzare anche dell’User Flow
A questo punto forse ti stai domandando per quale motivo dovresti impiegare tempo e risorse per analizzare anche l’User Flow. Non sarebbe forse sufficiente occuparsi del percorso dell’utente? Che senso ha parlare anche di flusso?
Un flusso utente non è solo un diagramma con frecce e caselle che possono idealmente guidare l’utente verso la conversione. È in verità la spina dorsale di qualsiasi esperienza digitale, perché delinea il percorso logico che un utente potrebbe intraprendere, mostrando ogni possibile decisione, passaggio e azione. In breve, è la guida dettagliata per l’interazione del tuo utente con la tua piattaforma, piatto dopo piatto delizioso.
Contrariamente all’User Journey, l’User Flow si basa dunque su:
- passaggi, ovvero le azioni dell’utente
- decisioni, cioè le scelte che fa l’utente
- azioni successive che si svolgono nel flusso.
Se realizzi opportunamente il tuo flusso dell’utente, riuscirai a organizzare insieme armonioso di interazioni con l’utente, garantendo un’esperienza utente fluida e piacevole.
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